lunedì 26 gennaio 2015

APPELLO PER CERNUSCO



Cernusco Lombardone, 23 gennaio 2015

Gentile Giovanna De Capitani
Sindaco di
Cernusco Lombardone


APPELLO PER CERNUSCO


Mancano poche settimane alla fine di febbraio data entro la quale il Consiglio Comunale di Cernusco Lombardone potrebbe essere chiamato a decidere per la fusione di Cernusco coi comuni di Osnago e di Lomagna.

Noi consiglieri di minoranza Le rivolgiamo un pressante invito perchè non venga presa in quell'occasione una decisione definitiva ma piuttosto venga definito un percorso di avvicinamento e collaborazione rispetto all'attuale situazione.

Ci inducono a fare questa proposta le seguenti considerazioni :

  1. Fra poco più di un anno verrà rinnovata l'amministrazione comunale di Cernusco e ci sembra indispensabile che una scelta così rilevante sia accompagnata da un chiaro mandato elettorale.
  2. Ne' il programma della maggioranza ne' quello di minoranza prevedevano infatti ipotesi di fusione e tantomeno di una eventuale fusione con Osnago.
  3. La decisione del comune di Montevecchia di soprassedere per il momento alla decisione ha sicuramente le stesse motivazioni e sbilancia in modo sensibile i contenuti del progetto di fusione.
  4. Ci accomuna con Montevecchia una esperienza storica di fusione di cui a nostro parere non si è tenuto sufficientemente conto.
  5. Sono molti i cittadini di Cernusco che ci hanno espresso la loro preoccupazione anche in relazione al rischio che questa scelta potrebbe costituire per tutte le strutture del comune ( scuole asili assoiciazioni strutture sportive banda ecc.)
  6. L'ex sindaco Conrater ha infine approfondito in un suo recente intervento una alternativa Merate che – data l'impossibilità di modificare a posteriori la scelta fatta - suggerirebbe una decisione meno affrettata.

Come Lei sa una volta effettuata la scelta in Consiglio Comunale solo i cittadini di Cernusco con un loro no potrebbero fermare il processo avviato.
E purtroppo le ultime consultazioni elettorali hanno visto partecipazioni molto basse degli elettori. Potrebbe dunque succedere che il 30 % degli elettori o forse meno decidano la “prematura scomparsa del Comune di Cernusco Lombardone”.

Noi pensiamo che questo non sia un rischio da prendere.

Cordialmente

Per i Consiglieri del gruppo “Renata Valagussa Sindaco”
Il Capogruppo
Renata Valagussa

sabato 3 gennaio 2015

Sulle manovre verso la fusione dei comuni



Fusione NO

Sono nata a Cernusco Montevecchia comune creato nel 1928 con la fusione di Cernusco Lombardone e Montevecchia.
Nel 1967 dopo quasi quarant'anni Montevecchia ha ottenuto di nuovo la sua Autonomia.

Lo stato centrale non riesce a tagliare le proprie spese e i propri sprechi, e spera di risparmiare a spese dei Comuni.
Cerca di tagliare i costi della politica sui Consigli Comunali che, nel nostro caso invece di tre diverrebbero uno solo.
E per fare questo esiguo risparmio sui costi della politica, dà degli incentivi finanziari.

Dicono che la fusione delle Amministrazioni non sarà come nelle aziende e non ci saranno tagli sul personale.
Ma allora che fusione è, se neppure servirà a snellire gli uffici comunali?

Con un’unica Amministrazione poi si tenderà ad aggregare anche le tre comunità.
Si avrà un solo asilo Nido, una sola biblioteca, un solo centro sportivo e si dovrà istituire un servizio di trasporto.
Perché se si dovesse mantenere l’esistente allora non servirebbe il processo di fusione.

E quale sarebbe il risparmio e quale miglioria avrebbero i cittadini?

Quindi ci sarebbe una perdita d’Identità politico-istituzionale, sociale e culturale.
Poi la perdita di autonomia da parte delle comunità locali originarie porterebbe a problemi di rappresentanza politica e a contare sempre meno sulle scelte dell’Amministrazione del Comune fuso.

Penso al problema del Piano di Governo del Territorio ai problemi della mobilità ed al fatto che Osnago potrebbe scaricare il proprio traffico sulla zona industriale di Cernusco.

Ed ancora la popolazione sarebbe più eterogenea e più ampia quindi cambia il rapporto numerico tra amministratori ed amministrati e ci sarebbe un allontanamento tra il Sindaco e le istanze e i bisogni dei cittadini.

Questo porterà ad una marginalizzazione del proprio territorio di riferimento.

Così come successe con Cernusco Montevecchia, e quindi l’esigenza nel 1967 di Montevecchia di riappropriarsi della propria autonomia.

Ma ora questo processo sarebbe irreversibile. 
Non si potrà più ritornare indietro.

Penso alla convenzione per la gestione associata della Polizia Locale prima tra Osnago, Lomagna, Cernusco e Montevecchia.
Si è potuto ritornare ad una convenzione a due Cernusco e Montevecchia.

Con la fusione non sarà più possibile ritornare ai comuni pre-fusione.

Chi è favorevole alla fusione sostiene che 8000 comuni sono troppi e vanno diminuiti, ma in Germania ve ne sono 12.000 ed in Francia 20.000 e non si parla di diminuirli.

Quale sarà il centro di questo nuovo comune?
Dove sarà ubicata la sede dell’Amministrazione?
E le vie cambieranno di nome?
E come mai tanti altri comuni del meratese, non intraprendono questa strada?

Forse si sono accorti che chi dovrà sopportare i maggiori sacrifici per questa operazione sono i cittadini.