sabato 3 gennaio 2015

Sulle manovre verso la fusione dei comuni



Fusione NO

Sono nata a Cernusco Montevecchia comune creato nel 1928 con la fusione di Cernusco Lombardone e Montevecchia.
Nel 1967 dopo quasi quarant'anni Montevecchia ha ottenuto di nuovo la sua Autonomia.

Lo stato centrale non riesce a tagliare le proprie spese e i propri sprechi, e spera di risparmiare a spese dei Comuni.
Cerca di tagliare i costi della politica sui Consigli Comunali che, nel nostro caso invece di tre diverrebbero uno solo.
E per fare questo esiguo risparmio sui costi della politica, dà degli incentivi finanziari.

Dicono che la fusione delle Amministrazioni non sarà come nelle aziende e non ci saranno tagli sul personale.
Ma allora che fusione è, se neppure servirà a snellire gli uffici comunali?

Con un’unica Amministrazione poi si tenderà ad aggregare anche le tre comunità.
Si avrà un solo asilo Nido, una sola biblioteca, un solo centro sportivo e si dovrà istituire un servizio di trasporto.
Perché se si dovesse mantenere l’esistente allora non servirebbe il processo di fusione.

E quale sarebbe il risparmio e quale miglioria avrebbero i cittadini?

Quindi ci sarebbe una perdita d’Identità politico-istituzionale, sociale e culturale.
Poi la perdita di autonomia da parte delle comunità locali originarie porterebbe a problemi di rappresentanza politica e a contare sempre meno sulle scelte dell’Amministrazione del Comune fuso.

Penso al problema del Piano di Governo del Territorio ai problemi della mobilità ed al fatto che Osnago potrebbe scaricare il proprio traffico sulla zona industriale di Cernusco.

Ed ancora la popolazione sarebbe più eterogenea e più ampia quindi cambia il rapporto numerico tra amministratori ed amministrati e ci sarebbe un allontanamento tra il Sindaco e le istanze e i bisogni dei cittadini.

Questo porterà ad una marginalizzazione del proprio territorio di riferimento.

Così come successe con Cernusco Montevecchia, e quindi l’esigenza nel 1967 di Montevecchia di riappropriarsi della propria autonomia.

Ma ora questo processo sarebbe irreversibile. 
Non si potrà più ritornare indietro.

Penso alla convenzione per la gestione associata della Polizia Locale prima tra Osnago, Lomagna, Cernusco e Montevecchia.
Si è potuto ritornare ad una convenzione a due Cernusco e Montevecchia.

Con la fusione non sarà più possibile ritornare ai comuni pre-fusione.

Chi è favorevole alla fusione sostiene che 8000 comuni sono troppi e vanno diminuiti, ma in Germania ve ne sono 12.000 ed in Francia 20.000 e non si parla di diminuirli.

Quale sarà il centro di questo nuovo comune?
Dove sarà ubicata la sede dell’Amministrazione?
E le vie cambieranno di nome?
E come mai tanti altri comuni del meratese, non intraprendono questa strada?

Forse si sono accorti che chi dovrà sopportare i maggiori sacrifici per questa operazione sono i cittadini.

Nessun commento:

Posta un commento